Mostra

ROMAISON Museo dell'Ara Pacis Ottobre - Novembre 2020

Roma è il laboratorio di Moda più bello del mondo.
Non è solo uno scenario magnifico in ogni sua prospettiva, è il luogo dove lavorano le maison di moda e le Sartorie di spettacolo più importanti e significative sia per produzione che per storia.  ROMAISON racconta la Moda realizzata e conservata dalle Sartorie e Laboratori di costume: la duplice veste di Produzione e Archivio, economica e culturale, che vede sparse sul territorio dal centro alla provincia, tante storie di artigiani e di vere e proprie imprese, un tessuto che costituisce una rete naturale di quello che potrebbe essere un museo diffuso. Il rapporto fra la Moda e Il Costume è sempre stato meravigliosamente ambiguo, in una dimensione parallela di ispirazione reciproca soprattutto a Roma: la Moda frequenta le Sartorie di Costume dove trova chi sa ancora fare ancora certe lavorazioni, ma anche molte idee. Un ciclo che inizia prima perché, come pochi sanno, le Sartorie a loro volta si ispirano alla Moda, collezionano pezzi storici, costruendo Archivi straordinari dove si trovano abiti che neanche musei importanti possiedono.


FARANI SARTORIA TEATRALE

ANNAMODE

COSTUMI D’ARTE – PERUZZI

GABRIELE MAYER

MENSURA

PIERONI

TIRELLI COSTUMI

Le storie in mostra sono tra le più significative, ma non le uniche: abbiamo scelto tra le Sartorie di Costume e di Accessori con Archivi significativi sia per quantità che qualità. Archivi che racchiudono la loro produzione ma, soprattutto, gli autentici frutto di ricerche e donazioni che a volte diventano Fondazioni come nel casi di Tirelli e Annamode ma comunque rappresentano un patrimonio italiano che viene curato da loro. In mostra la sartoria Annamode, la Sartoria Farani, Costumi d’Arte, Tirelli Costumi, il Laboratorio Pieroni e i manichini di Mensura. I bozzetti della collezione di Gabriele Mayer rappresentano l’Archivio dei progetti: disegni di costume che sembrano di moda. A rappresentare la preziosità degli Archivi, di quelli romani soprattutto, al centro della mostra Bulgari espone i gioielli di Silvana Mangano in “Ritratto di Famiglia in un interno”. Sintesi di un incrocio artistico, artigianale e creativo che solo Roma sa generare, grazie al rapporto tra lusso, glamour e cinema. La Mostra ricrea questi ambienti dal grande Atelier dove si lavora ai tavoli si passa alle storie dove l’Archivio é posizionato a muro in strutture metalliche e la produzione esposta su pedana. Al centro: un nucleo dove il corto circuito fra Moda e Costume è rappresentato dai bozzetti e da alcune icone della bellezza fuori dai canoni, eterna perché sempre contemporanea. Il fascino di Florinda Bolkan che indossa un vero abito di Gallenga come costume, Donyale Luna nel “Satyricon”, la prima modella di colore che compare sulla copertina di Vogue nel 1966, Silvana Mangano con i gioielli di Bulgari, Jane Fonda nel celebre “Barbarella”.